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febbraio/maggio

Martedì

CORPO E LEGGEREZZA. LA POESIA DELLE PICCOLE COSE
Elena Lah e Annalisa Arione

Il corso vedrà due moduli delle due insegnanti integrati tra di loro.

MODULO: IL CORPO POETICO
Attraverso giochi di spontaneità, esercizi improvvisati e tecniche specifiche di movimento capirai come definire e creare oggetti e spazi immaginari e come collegare l'immaginazione al corpo.
I partecipanti saranno formati per permettere al loro corpo di sorprenderli, portandoli in luoghi inaspettati e una fonte illimitata di creatività e ispirazione.
Il silenzio sarà uno degli strumenti privilegiati di questo lavoro che punta a togliere elementi per approfondire quello che c'è.
Scopriremo come la poesia possa nascere dal nulla e diventare enorme con poco.

ELENA LAH
LAHInizia il suo rapporto col teatro nel 1992, nel laboratorio teatrale del suo liceo a Vimercate e durante l'Università la Libera scuola di teatro di Beppe Bettani, con cui fonda la Compagnia dell'Aria.
Nel 2006 inizia l'esperienza di improvvisazione teatrale presso Teatribù a Milano.
Nel 2010 fonda, insieme ad altri compagni di palco brianzoli, l'Associazione culturale Improvincia, di cui attualmente è Presidente.
Dal 2014 insegna improvvisazione teatrale a bambini dai 7 ai 10 anni e agli adulti, ma non smette mai di fare stage con maestri come Omar Argentino Galvan, Antonio Vulpio, Randy Dixon, Patti Stiles, Amy Shostack, Henk van der Steen, Ralph de Rijke.
Da settembre 2015 è nel cast dello spettacolo “Shhh, an improvised silent movie” della compagnia romana de I Bugiardini.
Dal novembre 2015 è referente per l'Europa occidentale dell'International Theatresports Institute.
Ad agosto 2016 ha portato per due settimane in scena lo spettacolo dei Bugiardini al Fringe Festival di Edimburgo alla C-Venue.

Il lavoro proposto nasce dall'elaborazione degli insegnamenti di Patrizia Besantini, direttrice artistica della scuola internazionale di arti mimiche e gestuali di Torino, di Felipe Ortiz, artista scenico, co-fondatore e co-regista di La Gata Cirko e La Gata Impro, con un'ampia esperienza di interprete, creatore e regista di circo moderno e improvvisazione teatrale e dall'esperienza con i Bugiardini di Roma.

MODULO: LEGGEREZZA
'Non prendere le cose alla leggera!'
Quante volte lo abbiamo detto o ce lo siamo sentiti dire.
La leggerezza spesso ha una valenza negativa: frivolezza e disimpegno VS dare il giusto peso alle cose.
Calvino, nello scrivere le sue Lezioni Americane, dedica tutta una conferenza alla leggerezza, vista però come un valore e non come un difetto.
Leggerezza intesa come quello stimolo che ci porta a guardare il mondo da prospettive diverse, che ci ricorda che le cose e le persone hanno sì un peso ma sono anche costituite da microscopici, leggerissimi atomi. Il mondo sembra reggersi su entità sottilissime: particelle, cellule, micron, neutrini, segmenti di dna.
È la poesia del pulviscolo che balla nella nostra camera da letto dentro a un raggio di sole.
Anche l'improvvisazione è fatta di piccoli momenti.
All'inizio non c'è nulla, poi c'è un respiro, uno sguardo, un'intenzione, altri respiri, dei movimenti, una parola e, piano piano, con leggerezza, c'è una scena o forse un intero spettacolo.
Questo workshop è dedicato alla leggerezza e a chi ama scomporre le cose per provare a guardarle da un punto di vista diverso, sottraendo loro peso. A chi desidera tantotanto riuscire a non giudicarsi e a non giudicare, in modo da non avere le tasche pesanti ed essere più comodo quando dovrà ballare, saltare, rotolare, cantare e zompettare.
A chi sa che la forza di gravità ci tiene a terra ma pensa che grazie all'immaginazione può giocare a volare. Un volo preciso e consapevole: 'leggeri come un uccello, non come una piuma'.

Lavori sull'istinto, l'amalgama, il divertimento col gruppo, il respiro.

ANNALISA ARIONE
arioneNasce nel 1979 ad Alba: ha un sacco di capelli e le guance invase da due enormi basette nere. Cresce, le basette migliorano e lei scopre di avere un super potere: la sua faccia, se qualcuno le rivolge la parola, ha la capacità di diventare rosso fuoco. Alle cene di Natale la poesia ai parenti la dice da sotto la sedia, la mamma capisce il problema e decide di vestirla solo con abiti zeppi di tulle, volant e pailettes atti a distrarre le folle dalla monocromia paonazza del suo incarnato.

Al liceo artistico scopre il teatro di ricerca: trova finalmente il luogo giusto per declamare poesie strisciando sotto una sedia e l’habitat ideale in cui provare ad essere se stessa e pure qualcun altro. Giocare al teatro le piace così tanto che si diploma presso l’Accademia Nazionale del Comico di Torino, si laurea al DAMS con una tesi su Stefano Benni, ottiene il Diploma Master Class c/o “Nouveau clown institute” di Jango Edwards e inizia a frequentare il mondo del cabaret esibendosi un po’ dappertutto: dalle grandi piazze al ristorante con cena a buffet e nessuno ad ascoltarla. Ogni tanto incontra la televisione (Colorado Café, Buona Domenica, Central Station, Trebisonda, Xlove), ne è riconoscente e grata ma non scocca la scintilla, cosa che accade invece con l’improvvisazione teatrale ed il teatro ragazzi. Dal 2009 fa parte dell’associazione Quinta Tinta di Torino, prima come allieva, poi come attrice professionista e, ad oggi, anche come formatrice all’interno del percorso SNIT. Nel 2012 fonda insieme a Dario de Falco la Compagnia Arione de Falco che si occupa di teatro per l’infanzia e le nuove generazioni. Dal 2008 al 2011 è sceneggiatrice per ‘Camera Cafè’ e ‘Piloti’ e collaboratrice ai testi per alcuni programmi di Disney Channel. Ad oggi continua a diventare rossa di frequente ma se ne frega un po’ di più e ha pure trovato il coraggio di smettere di indossare i vestiti in macramé che le regala la mamma.

Giovedì

LA CREDIBILITA’ IN SCENA
Per far vivere il nostro personaggio conoscendolo
Mico Pugliares

L’Improvvisazione teatrale si celebra su un palco, lì vive, lì si esalta e lì i personaggi che raccontiamo hanno esistenza, verità e credibilità. Ma quanta confidenza hanno gli improvvisatori con lo strumento “credibilità”? E’ necessario che quello che mettiamo in scena sia plausibile per essere accettato e compreso dal pubblico. E’ proprio su questo che lavoreremo: impareremo ad avere confidenza con l’animo di un personaggio. Un personaggio vive, esiste e il nostro scopo sarà quello di percepirne l’essenza, la biografia, la psicologia, la fisicità, il ritmo e la musica. Scopriremo il ritmo interno del nostro personaggio e come si relaziona con il ritmo della scena che stiamo improvvisando. Come facciamo a comprendere la verità e la credibilità di un personaggio? Per arrivare a questo dobbiamo capire cosa il personaggio vuole, quale è il suo stato d'animo, quale il suo animale, cioè la sua intima essenza.
Nello specifico dell'improvvisazione il focus sarà su far nascere un personaggio con il lavoro e l'aiuto degli altri anzi. Sono i miei compagni  che “me lo possono costruire” addosso, con l'ascolto, la disponibilità e la capacità di dire grazie dal neutro allo strutturato, dal corpo alla vita.

gestione delle pause e dei silenzi
intenzione del personaggio e coerenza di reazione
personaggi naturalistici, personaggi fantastici, personaggi comodi e personaggi scomodi
status e ruolo
il testo come logica conclusione del processo di relazione

Il teatro, anche quello di improvvisazione, è artificio ma questo non vuol dire che i nostri personaggi non debbano avere verità, anzi è esattamente il contrario.

MICO PUGLIARES

pugliaresDomenico (Mico) Pugliares nasce in Sicilia e vive in Lombardia pensa un poco. Si laurea in Scienze Politiche e dopo essere stato musicista per più di dieci anni nel 2002 decide di dedicarsi al Teatro. Comincia studiando alla scuola di Improvvisazione di Milano “Teatribù” e alla fine del triennio diventa insegnante e attore nella compagnia professionisti di Teatribù. Studia contemporaneamente recitazione al Teatro della Cooperativa di Milano con Renato Sarti e si forma tra gli altri con Emma Dante, Alessandra Faiella. Prosegue gli studi sull’improvvisazione teatrale con Randy Dixon, Charles Castillo, Omar Galvan, Kevin John Gillese, Amber Nash, Stephen Sim, Jill Bernard, Rama Nicholas, Orla Mc Govern, David Razosky.
Dal 2005 insegna tecniche di improvvisazione teatrale e recitazione a Teatribù e collabora con scuole di improvvisazione teatrale e di recitazione in Italia e all’estero. E’ Direttore Artistico di Teatribù di Milano, è stato co-fondatore della “Piccola Compagnia dell’Istinto” ed è ideatore de “Il parassita”
Ha recitato in spettacoli di improvvisazione teatrale in tutta Italia, in Europa e negli Stati Uniti ed ha partecipato inoltre come attore in varie produzioni del Teatro della Cooperativa di Milano tra le quali in “Sogno di una notte di mezza estate” e in “E' vietato digiunare in spiaggia, ritratto di Danilo Dolci”. E’ diretto anche da Franco Pero e da Marco Di Stefano ed è aiuto regia in “Dormo quanto un vombato” con Sergio Sgrilli ed in altre produzioni del Teatro della Cooperativa. Scrive e interpreta “Uora vo cuntu, ovvero il re topo fa alla guerra”, “Odisseo, ovvero per seguir virtute e canoscenza”, “6%, cca na vota era tutta campagna” con la regia di Marco Di Stefano, “Il pantano” in scena al Piccolo teatro di Milano e di “Dalla parte di chi ruba nei supermercati”. Partecipa al film “L'impresa” di F. Favarolo, al video-clip dei Blue Beaters “Messico e nuvole” e ad alcune campagne di pubblicità. Ha recitato in numerosi e importanti teatri tra i quali il Piccolo Teatro di Milano (Le gazzelle - OUTIS), il Teatro Valle di Roma, il Teatro Due di Parma, il Teatro Stabile Duse di Genova, ha partecipato al Mittelfest in Friuli, al Festival internazionale di narrazione ad Arzo in Svizzera, come a più edizioni del Festival internazionale di Wurzsburg in Germania, al Festival internazionale di Istanbul, di Atlanta, di Yverdon in Svizzera, ha insegnato ai festival di Torino, di Napoli, di Tampere, di Dublino, Uppsala, Lisbona, Barcellona, Slapdash di Londra, Amsterdam, Aalborg e…ad altri parteciperà.

ottobre/gennaio

ATTENZIONE! GIOVEDì

L’ATTORE CHE IMPROVVISA Roberto Boer

L’idea nasce da una critica che a volte viene mossa agli improvvisatori: “Sono bravi ma mancano di capacità attoriale”.
Il modulo si rivolge principalmente a improvvisatori con almeno due anni di esperienza, che non hanno competenze o studi di recitazione alle spalle.
Il metodo didattico utilizzato non sarà quello accademico, ma quello basato sullo scoprire e sperimentare, per rendere tutto più semplice e vicino all’approccio improvvisativo. Niente lunghi e noiosi discorsi sulle filosofie di recitazione i ma giochi ed esercizi per scoprire nuovi strumenti da mettere nel bagaglio dell’(improvvis)attore.
L’improvvisatore non verrà mai messo davanti a diktat su cosa è giusto e cosa è sbagliato. Si troverà a sperimentare su sé stesso la forza del poter scegliere.
L’obiettivo è quello di portare una maggior “teatralità” (termine improprio ma che rende l’idea) nelle improvvisazioni. Senza però rendere tutto artefatto e, di fatto, snaturare la forza dell’improvvisatore.
Perché l’improvvisatore è anche un attore.

Programma di massima
- Riscaldamento, rilassamento e concentrazione
- Dove lo dico: lo spazio scenico
- Come lo dico: la voce e i risonatori
- Quando lo dico: Tempi scenici e tempi comici
- Il Monologo
- Gli stili teatrali: Luigi ed Eduardo
Il lavoro sarà modellato e personalizzato sul gruppo e sulle sue esigenze.
Tutte le lezioni prevedono una parte di messa in scena delle improvvisazioni.

ROBERTO BOER
16388167 10212256871407176 6887635689974439525 nFormatore, presentatore, attore e improvvisatore professionista dal 2011. Inizia a studiare recitazione attraverso corsi e workshop, metodi Meisner e Stanislavskij.
Studia e approfondisce la tecnica del mimo e dell’attor muto con Antonio Brugnano (2014-2016). Continua costantemente la formazione con insegnanti italiani e internazionali; tra questi Gipeto (regia teatrale), Lorenzo Scuda (canto e improvvisazione), Renata Coluccini e Simona Gonnella (recitazione e monologhi), Patti Stiles e Sean McCann (improvvisazione), Enrique Pardo (teatro coreografico), Francesco Burroni.
Ha curato adattamento e regia di spettacoli teatrali, tra i quali figurano “Gli allegri chirurghi”, “Taxi a due piazze” e “Il Letto ovale” (R. Cooney), “California suite“ e “Andy & Norman” (N. Simon).
Dal 2013 insegna improvvisazione teatrale e realizza corsi aziendali di formazione utilizzando questa tecnica.

ATTENZIONE! MARTEDì

Be here, be nothing, so be everything Alberto Cannizzaro

Descrizione
Nel suo divenire l'improvvisazione assume forme inaspettate ed uniche che gli attori e il pubblico possono vivere solo nel momento stesso in cui vengono create. Più questo processo è naturale e non viziato da scelte pensate, più l'improvvisazione ha la possibilità di mostrarsi in tutta la sua misteriosa bellezza estemporanea.
L'improvvisazione chiede agli attori di abbandonarsi a lei senza pregiudizi e paure, chiede loro di dimenticare il prima e il dopo ed essere consapevoli di sé nel presente, chiede loro di essere niente per essere pronti, in ogni momento, a poter essere tutto.

Obiettivo
Affinare la consapevolezza di se stessi in quanto attore/attrice e personaggio in relazione al proprio corpo, allo spazio (reale e scenico) e alle persone (se stessi, partner in scena e pubblico).

Tematiche
Gruppo, corpo, silenzio, vulnerabilità, fallimento, assenza di giudizio.

ALBERTO CANNIZZARO
cannizzaroFORMAZIONE
Improvvisatore dal 2010 all’interno dell’associazione culturale Teatribù di Milano.

Negli stessi anni frequenta laboratori intensivi in Italia e all’estero tenuti da docenti italiani e stranieri provenienti da diverse parti del mondo (Patrizia Besantini, Joe Bill, Stefano de Luca, Ralph de Rijke, Randy Dixon, Django Edwards, Omar Galvan, Francesco Lancia, Fabio Mangolini, Rama Nicholas, Lieselotte Nooyen, Felipe Ortiz, Arianna Scommegna, David Razowsky, Jorge Rueda e Ignacio Soriano, Patti Stiles, Simone Tani, Antonio Vulpio).

Entra in contatto con improvvisatori di tutto il mondo e assiste a decine di spettacoli frequentando diversi festival internazionali in Italia, Europa e Stati Uniti.

Segue il percorso di affiancamento per acquisire gli strumenti dell’insegnamento dell’improvvisazione teatrale (1° anno, a.a. 2015/2016 con Davide Arcuri)

PROGETTI ARTISTICI
Dal 2013 fa parte della compagnia di improvvisazione teatrale Yesand con la quale ha creato e messo in scena diversi spettacoli ed è al lavoro su nuovi progetti di ricerca e sperimentazione.
Dal 2013 fa parte della compagnia diretta da Andy Ferrari, che tra 2014 e 2017 mette in scena “il Copione”.
Dal 2015 insieme a Valentina Guadalupi forma il duo Gialì che porta in scena lo spettacolo “fiumi di parole” ispirato alla musica italiana.
Dal 2015 fa parte della compagnia “i Bugiardini” partecipando al progetto per la messa in scena del format “Shhh - an improvised sillent movie” ispirato ai film muti di inizio ‘900.
Nel 2016 fonda insieme alla compagnia di improvvisazione Yesand l’associazione culturale Yesand che promuove l’improvvisazione teatrale e la sua contaminazione con altre forme artistiche e performative.
Da settembre 2016 fa parte della compagnia di improvvisazione teatrale Teatribù.

SPETTACOLI
Dal 2013 partecipa in qualità di attore a decine di spettacoli di improvvisazione teatrale sia in Italia che all'estero durante festival internazionali (Aalborg DK, Dublino IRL - Improfest; Edimburgo UK - Fringe Festival; Leuven BE - Improovelicious; Londra UK - Slapdash; Milano IT - Mitico2015; Seattle USA - SifiXX; Tallin EST -TILT)

 

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